MICHELE E PALMIRO, DUE BRONZI CHE VALGONO DOPPIO

 

 

Le luci dei Campionati Italiani individuali delle varie categorie si sono appena spente ed è il momento di dare voce ai protagonisti che sono tornati dalla Fiuma con medaglie al collo o risultati comunque brillanti.

Per la Minerva RossoBlu68 Team Bazza il weekend reggiano è stato sicuramente positivo, visto che due dei suoi atleti più rappresentativi come Michele Naro e Palmiro Gruppioini sono saliti sui podi delle rispettive categorie .

Bella prova anche di Oscar Zavoli, compagno di squadra di Michele, che si è tolto la soddisfazione di realizzare l’assoluto di giornata domenica ed entra in Club Azzurro Seniores 2015.

Abbiamo incontrato le due fresche medaglie di bronzo per farci raccontare dalla loro viva voce come e cosa hanno visto nella Fiuma.

Iniziamo da Michele Naro, piacentino, alla corte dell’Azienda di Lavino di Mezzo da alcune stagioni e sempre in primo piano sia in Club Azzurro che nelle finali del Campionato Italiano Seniores delle ultime due stagioni. Lo scorso anno, ad Umbertide, Michele ha mancato di poco il podio dopo una fase eliminatoria all’insegna dei primi di settore; quest’anno una partenza più in sordina sfociata poi in una fase finale col botto che ha portato l’atleta del Team Bazza a sfiorare il Titolo Seniores, sfumato in dirittura d’arrivo per una sfortunata fatalità.

Dalle parole di Michele il racconto delle due gare reggiane.

 

 

 

Lo scorso anno, ad Umbertide, il podio lo hai sfiorato, quest’anno ci sei salito sopra…

“Il prossimo anno lo vinciamo! Scherzi a parte, sono naturalmente molto contento, sia per il risultato di sabato e domenica che per questo bronzo che è il mio miglior risultato in questa competizione. Sono contento per la continuità e la regolarità dei miei risultati, sia in Club Azzurro che nell’Italiano Seniores.”

Scorrendo il pod cast della tua gara di domenica, credo di poter dire che il Titolo ti è sfumato dalla mani negli ultimi 5/10 minuti di gara…

“Si, negli ultimi minuti della gara di domenica Zanotti ha preso una carpa importante che gli ha consentito di vincere il settore e io finisco secondo. L’anno scorso mi ha girato male nell’ultima gara ed ho perso il Titolo la domenica, quest’anno l’ho perso negli ultimi minuti dell’ultima gara…. Come dicono i francesi: – C’est la peche… – Speriamo di passare ad incassare, prima o poi!”

Che Fiuma hai trovato in questi due giorni e come l’hai affrontata?

“Abbiamo trovato una Fiuma in condizioni non usuali per il periodo. A me non è dispiaciuta anche se forse l’immissione di carpette che è stata fatta forse ha falsato un po’ la gara. Sono uscite, queste carpe, un po’ ovunque ed anche abbastanza distribuite. Comunque una Fiuma complessa da decifrare, che richiedeva di pescare nel posto giusto al momento giusto; la pescata classica della Fiuma sabato e domenica non era sufficiente, è servito anche l’istinto del pescatore per fare i cambi di linea quando serviva. Una Fiuma, insomma, dove si poteva vincere in diversi modi.”

Prova a farmi qualche esempio, Michele…

“Ad esempio, in entrambe le gare l’acqua si è mossa poi si è fermata. In quel momento, in entrambe le gare, sono riuscito a catturare 4/5 pesci determinanti pescando a filo lungo con una lenza leggera e fiondando qualche bigattino. Era necessario, insomma, variare la lenza a seconda della velocità dell’acqua, oltre che alternare roubaisienne ed inglese nei vari momenti di gara.”

Raccontami le tue due gare…

“Sabato ho iniziato con 5 pezzi di roubaisienne ed ho preso una carpetta; poi sono passato all’inglese ed ho trovato ancora una carpetta e 2/3 carassi per finire poi a roubaisienne. Domenica la pesca corta iniziale non mi ha pagato, mentre due carassi ed uno slamato li ho trovati con la roubaisienne. La maggior parte della gara, invece, l’ho fatta con l’inglese, a ridosso delle cannette, che mi ha pagato meglio grazie ad una pasturazione molto accurata di piccole palline di bigattini incollati e qualche pallina di pastura da carassi.”

Immagino che la pasturazione sia stata determinante per il successo finale. Cosa hai usato in Fiuma?

“Ormai da tempo io uso quasi esclusivamente la Gold K1 di Bazza, ho imparato ad adattarla alle varie situazioni ed anche in quest’occasione si è dimostrata una pastura molto versatile e sulla quale i pesci stazionano bene. Vi ho aggiunto un po’ di tortue di mais, qualche chicco di mais e qualche bigattino stirato. A differenza di altre situazioni, non è stato necessario usarne molta e l’ho alternata con i bigattini incollati con la gomma arabica Team Bazza, che lascia i bigattini ben vivi e vivaci anche se perfettamente incollati.”

Arrivare sul podio, Michele, è certamente una grande soddisfazione, ma vincere il Titolo per te avrebbe avuto un valore doppio: la soddisfazione del grande risultato e l’accesso inequivocabile a quella Nazionale che, da due anni, ti lascia sempre sull’uscio, nonostante i tuoi risultati in Club Azzurro…

“Guarda, a questa domanda preferisco non rispondere. Non voglio scatenare o alimentare alcuna polemica ormai: oggi mi gusto questa medaglia di bronzo e non mi interessa commentare in questo senso. Ormai sono “vecchio” dell’ambiente e lascio ogni commento e decisione ad altri. Non ho ne’ tempo ne’ voglia di entrare in queste logiche ne tantomeno fare considerazioni che non porterebbero a nulla.”

Da domani…

“Da domani mi dedicherA? nuovamente alla squadra ed alla Società, per cercare di far bene in campionato, anche se riconosco che, per le mie attitudini personali e le mie caratteristiche, le tattiche di squadra non sono le più congeniali al mio modo di pescare. Purtroppo, in Italia, l’agonismo che conta è un agonismo di squadra e non individuale e quindi mi impegno ed impegnerA? in questo senso.”

Vorrei concludere con una tua considerazione sulle gare di Oscar Zavoli, tuo compagno di squadra di club, e di Palmiro Gruppioni, socio come te della Minerva RossoBlu68 Team Bazza…

“Oscar ha fatto una splendida gara,domenica, che lo ha portato a fare l’assoluto di giornata, risultato che lo proietta in Club Azzurro e ne sono veramente felice. Nella prova di venerdì aveva catturato molto e mi aveva stuzzicato la sua impostazione, fatta a fouillis e terra, su cui ha fatto lavorare una lenza piuttosto pesante e abbastanza ferma sulla pasturazione. Sabato questa scelta non l’ha premiato ma lui ci ha creduto molto e domenica i pesci sono entrati bene ed ha fatto l’assoluto. Bravissimo anche Palmiro, anche se lui ha operato in un altro tratto; ci siamo comunque confrontati anche dopo le prove ed ha saputo trovare il verso giusto dei due picchetti avuti in sorte. Vorrei concludere questa chiacchierata ringraziando Luciano e Maurizio Bazza e la Società tutta per il supporto che non mi fanno mai mancare: questa medaglia è anche un po’ la loro”

 

 

 

Palmiro Gruppioni – medaglia di bronzo agli Italiani Master

Allora Palmiro, un bronzo che corona una carriera agonistica lunghissima…

“Si, la mia militanza nell’agonismo colpo è di alcuni decenni, ormai, ed un risultato come questo è nei sogni di tutti, naturalmente. Per un pelo la medaglia non è stata d’argento ma sono comunque strafelice anche così.”

Per quanto ti è sfuggito l’argento?

“Solo mezza penalità ed ho avuto in canna il pesce che aveva al collo la medaglia d’argento, un esemplare di circa 800 grammi che sarebbe stato sufficiente per guadagnare una posizione. Ha vinto lui ed è andata così ma, ripeto, sono contentissimo ugualmente. La domenica, con l’inversione dei picchetti, sono capitato nel settore terminale e mi sono confrontato con gli esterni di campo, situazione sempre difficile. Sono riuscito a strappare un quarto molto bello e quindi credo di essermi meritato questo bronzo.”

Hai qualche altra medaglia “pesante” nella tua bacheca personale?

“Oltre a qualche vittoria assoluta in gare nazionali conservo anche un argento conquistato nell’Italiano a box di qualche anno fa, vinto in Cavo Lama.”

Assieme a Sergio Sacchetti formate una coppia storica dell’agonismo bolognese e non solo. Quest’anno per Sergio la gioia di una maglia azzurra nel Mondiale Master, per te questo bronzo nell’Italiano Master: andate avanti di pari passo…

“Con Sergio andiamo in gara assieme ormai da tanti anni e quest’anno abbiamo coronato almeno un ventennio di coppia sportiva di cui possiamo essere molto contenti!”

Veniamo al week end di gare che hai disputato in Fiuma. Che impressione ti ha dato il canale reggiano?

“Innanzi tutto voglio complimentarmi con la FIPSAS di Reggio Emilia ed i volontari che contribuiscono a mantenere questo campo di gara in perfette condizioni, pulito e perfetto come lo abbiamo trovato sabato e domenica, con la impagabile comodità e regolarità delle pedane fisse. Per quanto mi riguarda, la Fiuma è l’impianto in assoluto migliore che la Federazione ha a disposizione in Italia!

Anche come pescosità la Fiuma è stata all’altezza della situazione e solo l’immissione delle carpette poteva falsare un po’ le gare ma in definitiva è andata bene.”

Come sono state le tue impostazioni di gara?

“Mancavo dalla Fiuma da qualche anno e mi sono affidato anche all’esperienza di Michele, con il quale abbiamo scambiato diverse impressioni. In entrambe le giornate ho predisposto tre linee di pesca: a 5 pezzi, a 11,50 metri e vicino alla canne della sponda opposta. Sulle linee della roubaisienne ho messo della pastura abbastanza stretta con alcuni bigattini stirati dentro mentre per la pesca all’inglese ho preferito una consistenza più morbida e qualche piccola ciliegia di bigattini incollati con il ghiaetto.”

Due miscele differenti, quindi?

“No, la stessa miscela di Gold Carassio Carpa Team Bazza tagliata con un 30% di Extreme Black Breme per attenuare il colore giallo acceso della prima e rendere il tutto più neutro. Oltre a questo ho incollato dei bigattini con il ghiaietto fine e la Arabica di Luciano, perfetta! Ho variato solo la modalità di comprimerla. Dopo il fondo iniziale sulla roubaisienne, ho alimentato solo dopo 20 minuti con una noce di pastura e pochissimi bigattini incollati. La pesca, in entrambe le giornate ha retto sulla roubaisienne circa mezza gara poi è stato necessario passare all’inglese. Sabato ho vinto con circa 3.300 punti, fatti metà a roubaisienne e metà all’inglese; domenica la pescata ad 11.50 è stata molto più lenta e il risultato migliore l’ho avuto con l’inglese, compresa quella carpa che ho perso a guadino e che poteva darmi l’argento.”

Le tue lenze?

“Avevo preparato dei K21 da 0.50 fino a 2 grammi e qualche veletta. Il filo per le lenze è il New Record dello 0.12 e per i finali New Trax da 0.10. Ho usato solo i K21 perchè l’acqua è stata quasi sempre medio lenta e lenta.”

A chi vuoi dedicare questa medaglia?

“Innanzi tutto alla Società, che mi ha spronato fino alla fine, allo sponsor che è sempre presente nei momenti importanti ed un po’ anche a me stesso! Sono molto contento anche per Michele, che ha raccolto qualcosa dopo aver seminato tanto e che mi ha dato dei consigli preziosi, e per Oscar che è entrato in Club Azzurro.”

Questo successo ti apre la strada anche agli stage per la Nazionale Master del 2015…

“Esatto, dovrei andare agli stage del prossimo anno, un’ottima occasione per mettersi in luce ad alto livello oltre che una grande soddisfazione sportiva. Spero di eguagliare Sergio Sacchetti nel mettere una maglia azzurra nel cassetto!”

 

 




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