Si è svolta il 10 maggio scorso la decima edizione del Trofeo AIL, organizzato dalla sezione di Alfonsine della medesima Associazione Italiana contro la Leucemia in collaborazione con la locale Associazione dei Cacciatori e la Lenza Romagnola.

Il sodalizio alfonsinese si è avvalso di tutti i suoi effettivi per organizzare una manifestazione di grande rilievo sociale come la raccolta fondi a favore della ricerca per combattere malattie devastanti come le leucemie e il mieloma.

Purtroppo, e sottolineo con forza questa parola, gli agonisti emiliano-romagnoli hanno fatto in larga parte orecchio di mercante, mi si consenta la critica, e non hanno risposto all’appello, disertando una manifestazione bella, meritevole e che, come al solito, è finita in una magnifica tavolata organizzata mirabilmente dai volontari e dalle volontarie di Alfonsine, con le donne in testa.

Dal canto suo la Minerva RossoBlu68 Team Bazza ha sempre dato il proprio contributo di presenza con almeno una formazione, in ogni edizione, e così è stato anche questa volta, e con grande piacere, visto il gradito cambio del campo gara, dalla tradizionale location di Anita, desolatamente avaro di catture in tutte le ultime edizioni, al Destra Reno, altrettanto controverso canale ma, perlomeno, con una interessantissima alternativa di pesca alle alborellle, tecnica meravigliosa ma sempre più lontana dal sentimento comune degli agonisti.

E prorpio con le alborelle e l’aggiunta di qualche altro pesciotto catturato a roubaisienne quando le ablettes hanno abbandonato il campo, Palmiro Gruppioni, Lino Ugolini, Sergio Sacchetti e Romeo Merchiorri hanno messo il loro sigillo sulla manifestazione e portato nella bacheca sociale il bel trofeo in ceramica per la prima squadra assoluta.

Torna sorridente da Alfonsine anche il buon Gruppioni, che nel baule della macchina ha caricato anche un bel “Parma” di 12 mesi, messo in palio per ogni vincitore di settore.

Allora non resta che augurargli: buon appetito, Palmiro!