LA REGOLARITA’ DI MICHELE NARO
Ormai alle spalle le prime due prove del Club Azzurro di Pesca al Colpo, disputatesi nel week end scorso sul campo di gara del Po di Volano a Medelana, si puA? fare una disamina a mente fredda delle gare del portacolori del Team Bazza Michele Naro.
Durante le prove dei giorni precedenti le gare, il campo si era dimostrato, come sempre succede in questo periodo, generoso ma difficile da interpretare.
Pescosissimo, il Po di Volano sa stupire tutte le volte per la sua imprevedibilità nel regalare chili e chili di pesci un giorno e quasi dei cappotti il giorno seguente. Queste caratteristiche sono spesso la dannazione di chi lo frequenta ma anche il suo fascino, con le soluzioni da impiegare che non sono mai scontate.
Visti i risultati conseguiti e, soprattutto, la caratura tecnica del agguerrito lotto dei partecipanti a queste selettive per la maglia Azzurra, si puA? decisamente affermare che il forte agonista piacentino è partito con il piede giusto in questa lunga kermesse.
Michele ha affrontato con sicurezza, senza tralasciare nulla, le veloci acque del Po di Volano realizzando al termine 5 penalità complessive (2° e 3° di settore nelle due prove) che lo collocano ad un ottimo decimo posto della graduatoria provvisoria.
Il prossimo appuntamento di questo impegnativo campionato è per il fine settimana del 9/10 giugno, quando i cinquanta azzurrabili si posizioneranno sulle sponde di un altro mitico campo di gara estense, quel Circondariale di Ostellato che si sta dimostrando enigmatico e di non facile interpretazione, oltre che molto più avaro, in questo inizio di stagione.
Per quella data, perA?, le condizioni meteo saranno sicuramente molto cambiate e le abramidi ferraresi dovrebbero essere tutte già completamente in azione!
Sentiamo, per ora, dalle parole di Michele Naro come ha impostato le due difficili gare di Medelana.
“Hai ragione, sono state due prove complesse da analizzare, perchè le breme sono sempre imprevedibili, soprattutto in questo canale. La pescosità è stata sicuramente molto buona, anche se un po’ minore rispetto agli scorsi anni, con medie orarie leggermente inferiori.”
Secondo te a cosa si deve questo cambio di comportamento delle breme?
“Direi quasi certamente a causa della pressione agonistica. Qui i pesci ci sono ma sono molto sollecitati dalle prove durante i giorni precedenti competizioni importanti come queste, quindi diventano diffidenti. In più, una maggior concentrazione di breme equivale ad una maggior concentrazione di predatori, che indubbiamente influenzano la resa del picchetto quando ti entrano in caccia sulla tua pasturazione.”
L’argomento pasturazione ci porta subito a trattare uno dei cardini su cui si basa il successo in queste acque. Tu come ti sei comportato per l’occasione?
“Effettivamente a Medelana occorrono dei materiali di ottima qualità e, soprattutto, una gamma completa, perchè ti puoi trovare ad affrontare una molteplicità di situazioni di fronte alle quali non devi essere spiazzato. Io avevo predisposto una miscela in parti uguali di GOLD EXTREME BROWN Special Breme e GOLD EXTREME BLACK Special Breme Team Bazza, tre kg. per tipo, addizionate da un pacco di Terre de Riviere Team Bazza e pochi bigattini stirati. Di questo composto ne ho gettato 12 grosse palle ben compresse per la pasturazione iniziale. A parte ho bagnato anche 3 kg di Terre de Somme noir e 3 kg di Terre de Somme naturale, sempre Team Bazza, dividendole in due parti; ad una di queste ho aggiunto 500 g. di bentonite per realizzare il pongo iniziale, pongo che conteneva meno di 1/8 ottavo di fouillis, mentre l’altra l’ho bagnata normalmente ed anche in questa ho messo poco fouillis per non saziare troppo le breme.”
Certamente un menA? molto vario ed attirante, soprattutto calibrato anche nei tempi di scioglimento. E per il mantenimento durante la gara?
“Se la pasturazione iniziale è fondamentale per un successo a Medelana, il mantenimento durante la gara è la chiave di volta di tutto e capire quando e quanto dare sono i veri segreti della gara. Sul quando dare la roba ci si regola solitamente secondo la risposta dei pesci ma sul quanto bisognerebbe avere le idee chiare anche all’inizio, nel momento in cui si prepara il composto che servirà per quello. Io ho usato 4 kg di un nuovo prodotto Team Bazza, la GOLD EXTREME ARGILLA, una terra molto interessante poichè si presta benissimo ad essere modulata nella capacità di inglobare il fouillis a seconda delle esigenze del momento e del grado di bagnatura che le diamo. Proprio il grado di umidità che le facciamo avere con la bagnatura ne determina i tempi di sfaldamento e la conseguente quantità di esche da aggiungere, quindi possiamo decidere di bagnarla man mano durante la gara a seconda di cosa vogliamo fare. E’ un prodotto estremamente versatile, facile da usare e quindi pratico per molti usi.”
Con quale frequenza hai alimentato durante le quattro ore?
“Guarda, non si è potuto stabilire un tempo standard, in quanto la velocità dell’acqua durante le due prove è spesso variata, e di conseguenza anche l’attività delle breme ne ha risentito. Indicativamente, comunque, nei momenti di maggior continuità ogni 8/10 minuti scodellavo una palla di GOLD EXTREME ARGILLA, per rallentare a 12/15 nei momenti di ferma, che comunque ci sono stati.”
Parliamo un po’ delle lenze che hai preparato per questa due giorni ferraresE’
“Viste le condizioni di grande variabilità, sono stato obbligato a preparare una decina di punte in 4 pezzi della mia 12.000 Strong, allestite con una vasta gamma di lenze. Come galleggianti ho usato sia modelli della serie Rio da 3 a 6 grammi, una bella piastra romboidale da usare per la pesca a passare sulla roba, che della gamma Niagara, una piastra che ha un profilo diverso, più schiacciato, pensata per far defluire l’acqua molto bene anche in caso di forte corrente. Le Niagara le avevo preparate nelle grammature da 6, 8, 10, 12 e 15, per essere pronto a stare ben fermo sulla zona pasturata anche in caso di corrente molto sostenuta. Avevo preparato anche un fiaschetto da 2 grammi ma non ci sono mai state le condizioni per usarlo.
Nella gara di sabato la velocità è stata mediamente più sostenuta e le punte che ho impiegato maggiormente sono state quelle con i Niagara da 6 e 8 grammi, anche se vi sono stati sbalzi notevoli di velocità che mi obbligavano a passare velocemente da 6 a 10/12 grammi. La domenica la corrente è stata mediamente meno capricciosa e più contenuta, e oltre al Niagara da 6 ho usato spesso anche il Rio da 4 per allungare un po’ la mia passata a raccogliere tutto. Le lenze le ho costruite sostanzialmente solo a pallini, anche grossi, ma comunque discretamente morbide in relazione alla velocità.”
Non usi le sfere nelle tue lenze?
“Solo per grammature veramente importanti, ma non amo molto questo tipo di zavorra e ogni volta che posso preferisco lenze più o meno spallinate, meno aggressive e, secondo me, più sensibili per questi pesci. Come madre lenza il mio filo è stato il New Record Team Bazza dello 0.16 mentre per i terminali avevo preparato degli spezzoni da 20 e 25 cm. di New Trax dello 0.10 per legare degli ami K1 del n° 18 e 20 per innescare 3-4 fili di ver de vase, a volte in compagnia di una piccolo bigattino stirato.”
Vuoi svelarci uno dei tuoi segreti per Medelana?
“Non ci sono segreti particolari, credimi. Fondamentale è avere delle lenze costruite perfettamente, con galleggianti che si possano leggere bene, ed essere il più veloci possibile a capire il momento di cambiare la lenza in relazione alla velocità dell’acqua. Tutto qua.”
Grazie Michele, ed arrivederci ad Ostellato!
(le foto in pesca sono di Roberto Generali, che ringraziamo per la collaborazione)
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